La canapa ha svolto un ruolo fondamentale nella storia delle popolazioni europee per circa 3.000 anni
Ad esempio, nell’anno 1455 Gutenberg stampò la sua famosa Bibbia su carta di canapa. Nel XVI secolo i marinai spagnoli portarono la canapa in America, dove giocò un ruolo importante per lungo tempo, tant’è che la sua coltivazione fu da subito disciplinata dalla legge e, in vari casi, resa obbligatoria. Inoltre, la canapa fu spesso utilizzata come metodo di pagamento alternativo al denaro.
Per secoli un mondo senza la canapa era inimmaginabile
Vele e corde di canapa permisero a Colombo di scoprire l’America, Levi Strauss produsse i primi jeans con robuste fibre di canapa, resistenti allo strappo. L’olio di canapa era comunemente usato come olio per lampade e come lubrificante. Allo stesso modo, molti artisti famosi dipinsero le loro opere sulla canapa, tra cui Leonardo da Vinci, Michelangelo, Vincent Van Gogh e Picasso. Nel 1787 la più antica costituzione scritta ancora valida, quella degli Stati Uniti d’America, fu scritta su carta di canapa.
Fino all’inizio del XIX secolo, la canapa ha svolto un ruolo importante come pianta particolarmente efficiente come alimento, fornitore di fibre e base per i prodotti medicali.
Perché la canapa ha perso importanza
Dopo circa 2.500 anni di uso intensivo, a metà del XIX secolo la coltivazione della canapa ha subito un netto declino e la motivazione va cercata in diversi fattori.
Da un lato, i telai meccanici hanno semplificato la lavorazione del cotone e il progresso della lavorazione del legno ha reso possibile la produzione di carta dalla cellulosa degli alberi. Inoltre, la domanda di vele e corde di canapa è diminuita a causa della sostituzione di navi a vela con imbarcazioni a vapore.
Una martellante campagna mediatica guidata dagli interessi dell’industria petrolifera, della carta, farmaceutica e del cotone negli Stati Uniti portò infine al collasso finale e al divieto mondiale. Sia il governo statunitense che i media equipararono la canapa alla cocaina e all’eroina, catalogandola di fatto come una droga. Da qui a vietarla in tutto il mondo, il passo fu breve. In Italia la coltivazione della canapa fu vietata dalla legge Cossiga nel 1977.
A partire dagli anni ’90 l’immagine della pianta di canapa è notevolmente migliorata, soprattutto grazie alla legislazione comunitaria, che ne prevede la coltivazione legale dal catalogo delle varietà dell’UE a determinate condizioni, rendendo finalmente giustizia ad una pianta dalle mille risorse. Anche negli Stati Uniti la canapa è in fase di legalizzazione e in alcuni Stati come il Colorado e la California, è possibile coltivare anche la canapa senza alcuna restrizione legale.
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