Come tutti i nostri lettori sanno, il giorno 15 Febbraio la Corte Costituzionale si esprimerà sull’ammissibilità del referendum sulla legalizzazione della cannabis.
Indipendentemente da come la si possa pensare, questo è senza dubbio un passo importante per il Paese, chiamato finalmente a decidere su un argomento storicamente spinoso e spesso raccontato farcendo il tutto con luoghi comuni quando non con vere e proprie bugie.
Certamente le oltre 600000 firme raccolte in poco tempo e, spesso, tra i tentativi di boicottaggio di chi deplora le consultazioni popolari, hanno fatto sì che questo argomento tabù si palesasse all’opinione pubblica.
Ora, le toghe del Palazzo della Consulta, hanno un importante compito, ossia quello di valutare se il referendum, giusto o meno che sia, s’abbia da fare.
Noi riteniamo di sì (ma siamo in conflitto d’interesse e ce ne scusiamo), se non altro perché, finalmente, oltre ad un parere pro o contro si avrà, causa campagna referendaria, un inevitabile palcoscenico di informazione, speriamo con un minimo di equilibrio, che avrà l’improbo compito di spiegare ai cittadini votanti le ragioni delle due parti.
Ci auguriamo che si possa procedere nel modo migliore e che la consultazione popolare possa finalmente svolgersi, in un Paese che sembra assuefatto alle decisioni calate dall’alto dal Leviatano di turno.