Un impero basato sulla canapa
Nella storia uno dei più grandi imperi coloniali è stato quello del Regno Unito (oggi Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord): esso si espandeva per quasi tutto il Nordamerica (odierni Canada e U.S.A. e Antille), l’Africa (dall’odierno Egitto al Sudafrica), l’Oceania, l’India e Ceylon (odierni India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Birmania) e la Mesopotamia.
Questa grande potenza era dovuta ad una innegabile supremazia navale che durò fino al Novecento e la canapa era parte integrante di questo meccanismo travolgente: le attrezzature per la navigazione, come vele o cordami, erano quasi esclusivamente di canapa russa (nonostante in tutte le Isole britanniche la canapa venisse coltivata regolarmente) e la stessa pianta era utilizzata nella costruzione dei velieri.
Dal XVII Secolo la Gran Bretagna cominciò a portare i semi della canapa in tutte le sue colonie, soprattutto nordamericane e l’Australia, e rese obbligatoria la sua coltivazione, talmente importante per l’economia britannica da essere spesso utilizzata in alternativa al denaro. Si creò così un vero mercato interno all’Impero Britannico con la canapa che, coltivata nelle colonie, veniva portata in Gran Bretagna per essere utilizzata come materia prima nell’industria, soprattutto tessile: i prodotti lavorati erano poi esportati nuovamente nelle colonie.
Declino e riscoperta della canapa
L’industria tessile utilizzò la canapa fino all’avvento del cotone nel XVIII Secolo, favorito dall’uso di manodopera schiava, mentre in quella cartaria fu sostituita dalla cellulosa verso la seconda metà dell’Ottocento.
Dopo un secolo di proibizionismo la canapa sta tornando lentamente anche nei terreni di Sua Maestà: la Gran Bretagna è infatti il primo produttore mondiale di canapa con più di 90 tonnellate l’anno, la maggior parte delle quali vengono utilizzate nell’industria farmaceutica e il resto esportato nei Paesi bassi e in Germania.
Questo nonostante la legislazione britannica sia severissima: l’uso ricreativo domestico è stato recentemente depenalizzato ma tutti gli altri usi sono vietati o rigorosamente regolamentati. I farmaci derivati dalla canapa prodotti da multinazionali in terra inglese sono tutti destinati all’esportazione.
Gli altri impieghi della canapa vanno dalla zootecnia all’alimentare passando per i biocompositi usati per l’interno di alcuni tipi di automobili. Molto promettente il settore della bioedilizia con una importante produzione di pannelli isolanti e mattoni mentre il tessile è poco più di un settore di nicchia.
Numerosi tentativi di regolamentarla
Con il III Millennio anche in Gran Bretagna si è tornati finalmente a parlare di una migliore regolamentazione della canapa industriale, anche se tutti i tentativi finora effettuati hanno trovato nel Parlamento britannico un ostacolo insormontabile.
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