Nel Paese magiaro le sanzioni per il possesso, il consumo, la vendita e la coltivazione di canapa sono estremamente elevate. Si rimane sorpresi che un Paese con una così lunga tradizione di canapa sia oggi uno dei più accaniti sostenitori del divieto.
La tradizione della canapa in Ungheria ha avuto origine molto tempo fa. La coltivazione della canapa nella regione iniziò intorno al I secolo a.C., prima dell’arrivo dei Romani. Questo è stato dimostrato da scavi e ritrovamenti effettuati da diversi gruppi archeologici.
Sono stati i contadini locali a sfruttare la canapa, soprattutto per produrre abbigliamento e altri tessuti, che sono parte integrante del folklore del Paese e persino una componente indispensabile del costume tradizionale ungherese.
Questa forte presenza della pianta nella storia dell’Ungheria è in netto contrasto con lo status giuridico della canapa.
Pertanto, l’ubicazione della pianta in un Paese con una lunga tradizione di coltivazione non è molto promettente. I piani del governo non seguono l’ondata di legalizzazione che altri Paesi europei stanno vivendo; al contrario, essi irrigidiscono le politiche contro la tendenza globale e i desideri dei cittadini.
L’Ungheria si è trasformata da paradiso della canapa in un Paese che persegue la più dura politica di repressione in Europa.
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