Come molti Paesi dell’Est europeo, anche la Polonia ha una certa tradizione nella coltivazione della canapa industriale; nonostante ciò, anch’essa ha dovuto cedere il passo, dagli anni ’70 in poi, alle fibre sintetiche e alla demonizzazione della pianta, fin quasi ad annientare tutto il comparto. Soltanto con il Nuovo Millennio si è assistito alla sua lenta rinascita.
Cospicui investimenti pubblici, infatti, stanno facendo riemergere tutta una filiera della canapa che si credeva scomparsa, puntando sui suoi innumerevoli utilizzi industriali: dalla biomassa (si vuole arrivare ad utilizzarla per poter soddisfare almeno il 30% del fabbisogno nazionale), all’alimentazione umana, ai mangimi animali, passando per la produzione di tessuti e varie società estere stanno investendo nel Paese. Il governo polacco conta di ampliare enormemente la superficie destinata alla coltivazione della canapa e alla costruzione di strutture per la sua lavorazione. Si sta anche lavorando ad un progetto per produrre carburanti a partire dalla canapa.
Anche l’uso medicinale della canapa è tenuto in notevole considerazione seppur la produzione in loco sia ancora proibita.
Nonostante una legislazione estremamente severa, la Polonia sta impegnando tutte le sue forze per divenire un concorrente di primo piano per quanto riguarda la produzione di canapa industriale a livello continentale e poi internazionale.