Nei vari Stati germanici prima dell’unificazione del 1870, la canapa era normalmente coltivata ed utilizzata, ma si è dovuti arrivare alla caduta del Muro di Berlino per riscoprire questa pianta e le sue innumerevoli applicazioni.
Dal 1990, infatti, si è tornati a coltivare la canapa e nel 2011 si è giunti ad una parziale depenalizzazione con la possibilità d’uso per motivi medici.
Nonostante una legislazione piuttosto morbida, anche a livello regionale, la Germania rimane quasi al palo per quanto riguarda la produzione, costretta ad importare la quasi totalità della canapa da Canada, Paesi Bassi e Cina.
Nel 2016 si è arrivati a consentire una piccola auto-produzione nel caso di pazienti con malattie croniche e degenerative, ma, con la messa in commercio di numerosi farmaci basati sulla canapa, si è poi virato alla possibilità di una prescrizione medica con relativa copertura sanitaria di questi trattamenti.
Per il resto delle applicazioni, la Germania sta correndo ai ripari, non solo con l’incentivazione della produzione in loco, ma anche predisponendo tutte le strutture di filiera necessarie alla raccolta, l’immagazzinamento e la trasformazione della materia prima.
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