Quante volte nei film di fantascienza si vedono pianeti brulli e desolati trasformati in luoghi ospitali e colonizzabili? Ovviamente la tecnologia odierna non rende possibile un processo così radicale e in così grande scala, ma c’è qualcosa che ci consente almeno di recuperare il terreno non più utilizzabile; si tratta del fitorisanamento tramite piante di canapa.
Che cos’è il fitorisanamento?
Il fitorisanamento è un processo che permette di bonificare dei terreni contaminati da agenti inquinanti, generalmente idrocarburi o metalli pesanti, tramite la piantumazione di specie vegetali che assorbano queste sostanze nocive e, tra queste specie vegetali, la canapa assurge al ruolo di protagonista.
Le sue caratteristiche, infatti, la rendono particolarmente indicata nella depurazione di terreni contaminati da metalli pesanti e persino da isotopi radioattivi come il Cesio-137. Crescendo rapidamente e in modo molto fitto riesce a coprire enormi estensioni di terreno e le sue radici riescono a penetrare in profondità assorbendo ed intrappolando le sostanze tossiche, rendendo utilizzabile il resto della pianta per la produzione di materiali compositi, bioplastiche o biocarburanti. Si pensi che la canapa riesce addirittura a metabolizzare il benzo-α-pirene trasformandolo in uno stimolante per la crescita.
Ovviamente, alla fine del processo, le parti non utilizzabili della pianta dovranno essere stoccate in siti specifici, perché non tutti gli agenti inquinanti sono metabolizzabili e si accumulano in zone specifiche della pianta, solitamente le radici o i semi, che andranno trattate con tutte le cautele del caso.
Come molti altri Paesi, anche l’Italia ha un problema di siti contaminati e con la loro successiva bonifica, che richiede, peraltro, un enorme sforzo economico per essere messa in pratica. Di questi siti, nel nostro Paese, se ne contano almeno 40, tra cui la tristemente famosa zona dell’ILVA di Taranto e molte zone adiacenti ad impianti chimici o ad antidiluviane centrali a carbone.
La ricerca in questo campo va avanti e molte Regioni stanno seriamente cominciando a considerare l’idea di utilizzare la canapa, anche considerando il fatto che ciò risulterebbe molto più economico e la bonifica del terreno molto più rapida.
Insomma, la terraformazione rimane per ora appannaggio di Star Trek, ma la bonifica del pianeta Terra è compito delle persone reali e non si può certo rifiutare l’aiuto che la canapa è in grado di dare.